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Saint-Pierre, Charles Irénée Castel abate di.

Scrittore e ideologo francese. Prese gli ordini religiosi e fu introdotto alla corte; nel 1695 fu eletto accademico di Francia e qualche anno dopo, nel 1702, divenne cappellano della duchessa d'Orléans. Nel 1713 pubblicò le Mémoires pour rendre la paix perpétuelle en Europe, opera nella quale sosteneva la necessità, per i sovrani d'Europa, di riunirsi in una lega, in modo da garantire a tutti una pace duratura. Nell'opera, che suscitò numerose polemiche, S. propugnava inoltre la creazione di un esercito di pronto intervento in caso di eventuali violazioni delle regole internazionali, di un tribunale a cui spettasse risolvere le controversie e di un territorio neutrale in cui riunirsi. Critico nei confronti del Regno di Luigi XIV, lo attaccò duramente con la pubblicazione nel 1718 del Discours sur la polysynodie, in seguito alla quale fu espulso dall'Accademia di Francia. Oltre ai volumi di argomento pedagogico e sociologico, di S. si ricordano gli Annales politiques, sul Regno di Luigi XIV (Saint-Pierre-Eglise, Cherbourg 1658 - Parigi 1743).